UNA TRADIZIONE DI DUE SECOLI, SEMPRE ATTUALE
Mercurio la Fenice e il rogo del Vecchione a Bologna: storia e curiosità
Il Capodanno a Bologna è un’esperienza unica, intrisa di tradizioni che affondano le radici nel passato e continuano a evolversi nel presente. Tra queste, spicca il celebre rogo del Vecchione, un evento simbolico che rappresenta l’addio all’anno trascorso e l’accoglienza del nuovo.
Origini e Significato del Rogo del Vecchione
La tradizione del Vecchione ha origini antiche. Nell’Ottocento, il fantoccio veniva bruciato durante il periodo di Carnevale. È solo nel 1922 o 1923 che il rogo viene spostato alla notte di San Silvestro, diventando un rituale per salutare l’anno appena trascorso. Il Vecchione, un grande fantoccio di cartapesta imbottito di petardi, rappresenta simbolicamente l’anno vecchio, con tutte le sue difficoltà e sfide, che viene bruciato per propiziare un futuro migliore.
In origine, il fantoccio aveva le sembianze di un vecchio ed era realizzato in paglia e stracci da artigiani locali. Negli anni bisestili, invece, assumeva le sembianze di una vecchia, aggiungendo una variazione interessante alla tradizione.
Evoluzione della Tradizione
Nel corso degli anni, il rogo del Vecchione ha subito diverse trasformazioni. Nel 1972, sotto l’amministrazione del sindaco Zangheri, l’artista Sebastian Matta ha trasformato il Vecchione in un messaggero di sentimenti pacifisti, arricchendo la tradizione di nuovi significati.
Dal 1986, l’evento ha assunto una dimensione più spettacolare, con l’organizzazione di concerti e performance dal vivo promossi dal Comune di Bologna. Dal 1993, l’ideazione del Vecchione è stata affidata ad artisti legati alla città, che hanno arricchito il rogo di messaggi sempre nuovi, rendendo ogni edizione unica e riflessiva dei tempi.
Mercurio, la Fenice: Il Vecchione di Fumettibrutti
Per il Capodanno 2024-2025, il Vecchione è stato affidato all’artista Fumettibrutti, pseudonimo di Josephine Yole Signorelli. L’opera, intitolata “Mercurio, la Fenice”, rappresenta una figura mitologica che incarna trasformazione e rinascita, temi profondamente legati al concetto di Capodanno.
Fumettibrutti, nota per il suo stile provocatorio e per l’esplorazione di tematiche legate all’identità e alla sessualità, ha scelto di rappresentare Mercurio come una fenice, simbolo di rinascita dalle proprie ceneri. Questa scelta artistica riflette il desiderio collettivo di lasciarsi alle spalle le difficoltà dell’anno passato e di affrontare il nuovo anno con rinnovata energia e speranza.
L’opera è stata realizzata con materiali sostenibili, in linea con una crescente sensibilità ambientale. La struttura principale è in legno riciclato, mentre i dettagli sono stati creati utilizzando tessuti e carte recuperate, riducendo così l’impatto ecologico dell’evento.
La scelta di affidare il Vecchione a Fumettibrutti ha suscitato grande interesse e curiosità, attirando l’attenzione sia dei cittadini bolognesi che dei media nazionali. La sua interpretazione contemporanea di una tradizione secolare ha stimolato dibattiti sull’evoluzione delle usanze popolari e sul ruolo dell’arte nel riflettere e influenzare la società.
L’Importanza Simbolica di “Mercurio, la Fenice”
“Mercurio, la Fenice” non è un Vecchione qualunque. Il suo significato va ben oltre la semplice estetica: rappresenta la capacità di rigenerarsi, di rinascere dopo momenti difficili, proprio come la mitologica fenice che risorge dalle sue ceneri. L’artista Fumettibrutti, attraverso il suo lavoro, ci invita a riflettere sulla resilienza, un tema estremamente attuale in un’epoca segnata da crisi climatiche, sociali ed economiche.
La scelta di Mercurio come figura centrale non è casuale. Nella mitologia romana, Mercurio è il messaggero degli dei, simbolo di velocità e comunicazione. Integrato con l’idea della fenice, diventa una figura dinamica, capace di portare messaggi di speranza e cambiamento.
Ma c’è di più. Con la sua opera, l’artista ha voluto evidenziare il valore dell’identità e dell’autenticità, temi cari al suo percorso artistico. Ogni dettaglio del Vecchione è stato pensato per comunicare una narrazione, dalle fiamme stilizzate che adornano la base ai colori vivaci che rimandano all’idea di rinascita.
10 Curiosità sul Rogo del Vecchione a Bologna
- Origini Carnevalesche: Inizialmente, il Vecchione veniva bruciato durante il Carnevale, prima di diventare un simbolo del Capodanno. La tradizione del Vecchione di Capodanno come la conosciamo oggi iniziò negli anni ’20, con l’intenzione di creare un rituale laico per la comunità.
- L’altezza record: Alcuni Vecchioni hanno raggiunto i 10 metri di altezza, dominando Piazza Maggiore e offrendo uno spettacolo visivo unico.
- Il ruolo della pioggia: Nonostante il maltempo sia frequente in dicembre, il rogo si svolge comunque, con la pioggia che talvolta aggiunge un tocco drammatico alla serata. La tradizione prevede anche l’accompagnamento di musiche dal vivo, rendendo l’atmosfera ancora più magica.
- Non si paga per assistere al rogo: L’evento è gratuito e aperto a tutti.
- La sicurezza prima di tutto: Gli organizzatori seguono regole rigidissime per garantire che il rogo si svolga in totale sicurezza.
- I messaggi dietro le fiamme: Ogni Vecchione è portatore di un messaggio sociale o culturale, trasformando un semplice falò in un’opera d’arte effimera.
- Interventi Artistici: Nel 1972, l’artista Sebastian Matta trasformò il Vecchione in un messaggero di pace, arricchendo la tradizione di nuovi significati. Dal 1993, artisti legati a Bologna vengono selezionati per ideare il Vecchione, rendendolo un vero omaggio alla città.
- Anni Bisestili: Negli anni bisestili, il fantoccio assume le sembianze di una vecchia, aggiungendo una variazione alla tradizione.
- Simbolismo: Il rogo rappresenta la volontà di lasciarsi alle spalle le negatività dell’anno passato e di accogliere positivamente il nuovo anno.
- Eventi Collaterali: Oltre al rogo, la serata di Capodanno include concerti, spettacoli e altre manifestazioni culturali.
Conclusione
Il rogo del Vecchione a Bologna non è solo un evento simbolico, ma un momento di aggregazione e riflessione, capace di unire tradizione e modernità. Con “Mercurio, la Fenice”, questa tradizione si rinnova ancora una volta, portando un messaggio di speranza e cambiamento per tutti noi. Se non avete mai partecipato, questo è l’anno giusto per vivere l’esperienza di un Capodanno davvero unico nel cuore dell’Emilia-Romagna.
Elenco dei Vecchioni dal 1993 ad oggi
- 1993 – 1994 Gabriele Lamberti, Il mediocre
- 1994 – 1995 Pirro Cuniberti, L’omino buffo
- 1995 – 1996 Emilio Tadini
- 1996 – 1997 Jean-Michel Folon
- 1997 – 1998 Tullio Pericoli
- 1998 – 1999 Emanuele Luzzati
- 1999 – 2000 Angelo
- 2000 – 2001 L’Arcimboldo del fuoco
- 2001 – 2002 Lira
- 2002 – 2003 Luca Caccioni, Marziano
- 2003 – 2004 Due volti affiancati con falce
- 2004 – 2005 Artificio 23
- 2005 – 2006 CuoghiCorsello, Il mago nero
- 2006 – 2007 Sissi
- 2007 – 2008 Francesca Ghermandi
- 2008 – 2009 Ericailcane
- 2009 – 2010 Il Vecchione in piazza Santo Stefano
- 2010 – 2011 Marco Dugo, La rana
- 2011 – 2012 Paper Resistance, Il raschiatore di barile
- 2012 – 2013 PetriPaselli, Scimmia meccanica
- 2013 – 2014 To/Let, Fuoriuscita
- 2014 – 2015 Andreco, Più forti dei guai
- 2015 – 2016 Cristian Chironi, Donkeys Tower
- 2016 – 2017 Andrea Bruno, L’Ussaro
- 2017 – 2018 Gli Impresari, Il re è nudo
- 2018 – 2019 Alla finestra, il Vecchione partecipato
- 2019 – 2020 Sprigionare il futuro, il Vecchione partecipato
- 2020 – 2021 Chiara Rapaccini (RAP), il Capodanno del cuore
- 2021 – 2022 Parasite 2.0, Vecchio come una torre
- 2022 – 2023 torna il rogo del Vecchione in piazza Maggiore
- 2023 – 2024 Morvo, il Vecchione di Igort
- 2024 – 2025 Mercurio, la fenice il Vecchione di Fumettibrutti
Domande Frequenti sul Rogo del Vecchione
1. Quando si svolge il rogo del Vecchione a Bologna?
La sera del 31 dicembre, durante i festeggiamenti di Capodanno.
2. Dove avviene il rogo?
In Piazza Maggiore, il cuore pulsante di Bologna.
3. Chi crea il Vecchione ogni anno?
Dal 1993, artisti locali o legati alla città sono scelti per idearlo.
4. Qual è il significato del Vecchione?
Simbolizza l’anno vecchio, che viene bruciato per propiziare un nuovo inizio.
5. Quanto dura il rogo?
Circa 20-30 minuti, ma l’evento include anche musica e spettacoli.
6. È un evento sicuro?
Sì, sono adottate misure di sicurezza rigorose per garantire il benessere di tutti.
7. Quali materiali vengono usati per il Vecchione?
Sempre più spesso materiali sostenibili, come legno riciclato e carta.
8. Perché partecipare al rogo del Vecchione?
Per vivere un’esperienza unica, simbolica e coinvolgente, in una delle piazze più belle d’Italia.
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