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UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA STORIA DELL’ARTE

Guida alla Pinacoteca di Bologna: opere, artisti e curiosità

La Pinacoteca Nazionale di Bologna è uno dei principali musei d’arte in Italia ed è situato nel cuore della città, nell’ex noviziato gesuita (edificio storico che ospita anche l’Accademia di belle arti) con una sede distaccata presso Palazzo Pepoli Campogrande. Questa istituzione custodisce una vasta collezione di opere che spaziano dal XIII al XVIII secolo, offrendo ai visitatori un viaggio affascinante attraverso secoli di storia dell’arte. In questo articolo esploreremo le opere principali, gli artisti più importanti e alcune curiosità che la rendono unica.

Storia della Pinacoteca di Bologna

La Pinacoteca di Bologna ha origini che risalgono al 1762 quando monsignor Giacomo Zambeccari acquistò otto tavole del primo Cinquecento dalla chiesa di Santa Maria Maddalena. Nel 1776 altre dozzine di tavole trecentesche e icone bizantine furono aggiunte alla collezione grazie ad un lascito. Parallelamente, l’appartamento del Gonfaloniere nel Palazzo Pubblico iniziò a conservare opere significative per il loro valore civico, come la “Pala del Voto” di Guido Reni e dipinti della scuola di Raffaello, di Lavinia Fontana e di Annibale Carracci.

Nel 1796, con la caduta del regime pontificio e le soppressioni dei conventi, il senato bolognese decise di raccogliere le opere d’arte in un’unica collezione. Quasi un migliaio di dipinti furono inizialmente sistemati nell’ex Convento di San Vitale e poi, nel 1802, nell’ex noviziato gesuita di Sant’Ignazio, diventando la quadreria della neonata Accademia Nazionale di Belle Arti.

Con la caduta dell’Impero napoleonico nel 1815, molte opere requisiti dai francesi tornarono dal Louvre e nel 1826 Gaetano Giordani realizzò il primo catalogo della collezione. Nel 1844, la pinacoteca fu ampliata includendo la cappella del Convento, affrescata con l’Apoteosi di Sant’Ignazio. Tra il 1867 e il 1868, furono incamerate altre opere da ulteriori soppressioni e nel 1875 la Pinacoteca venne aperta regolarmente al pubblico. Nel 1882, la Quadreria divenne autonoma dall’Accademia e nel 1884 furono acquistate le Collezioni Zambeccari.

All’inizio del Novecento, una nuova ala fu costruita su progetto di Edoardo Collamarini e negli anni sessanta, sotto il soprintendente Cesare Gnudi, fu realizzato il Salone del Rinascimento. Nel 1997, la Pinacoteca fu completamente rinnovata e modernizzata, diventando oggi una delle più importanti gallerie nazionali, apprezzata anche all’estero.

La nostra piccola selezione di autori e opere

Raffaello: “Estasi di Santa Cecilia”

Una delle opere più celebri della Pinacoteca è l'”Estasi di Santa Cecilia” di Raffaello Sanzio. Questo capolavoro del Rinascimento rappresenta Santa Cecilia, patrona della musica, in un momento di estasi mistica. L’opera è nota per la sua straordinaria bellezza e l’uso magistrale del colore e della luce.

Francesco Francia: “Il Bambino adorato dalla Vergine”

Francesco Francia, uno degli artisti più importanti del Rinascimento bolognese, è ben rappresentato nella Pinacoteca. La sua “Il Bambino adorato dalla Vergine” è un esempio eccellente della sua abilità nel creare composizioni armoniose e serene, caratterizzate da una delicatezza e una grazia incomparabili.

Ludovico Carracci: “Annunciazione”

Ludovico Carracci, uno dei fondatori della scuola bolognese di pittura, è rappresentato da numerose opere nella Pinacoteca. l quadro esprime pienamente l’arte dei Carracci e l’estetica dell’epoca, influenzata dalla Controriforma. La scena è semplice e lineare, evitando i tratti manieristi. Questa essenzialità e chiarezza, particolarmente in opere religiose, rispondeva alle richieste della chiesa che voleva rendere i messaggi evangelici accessibili a un pubblico più ampio.

“Strage degli innocenti” di Guido Reni

Guido Reni, uno dei più grandi artisti del Barocco italiano, ha creato numerosi capolavori, molti dei quali sono ospitati nella Pinacoteca di Bologna. L’artista si è concentrato sui volti delle madri e dei bambini per evidenziare il dolore, escludendo emotivamente gli assassini. Reni ha lasciato in ombra i volti dei carnefici e ha illuminato braccia e mani per sottolineare la brutalità della scena e la freddezza degli esecutori. Il punto di fuga, vicino alla mano del carnefice a sinistra, richiama l’attenzione sulla violenza che guida l’episodio sanguinario.

Le sale di esposizione

  • Atrio e scalone
  • Dal Duecento al Gotico
  • Saletta di Giotto e dei “forestieri”
  • “Il tramonto del Gotico”
  • Salone degli affreschi
  • Sale di Mezzaratta
  • Sezione del Rinascimento
  • Sala dei Carracci
  • Sala del Reni
  • Sale del Seicento
  • Sale del Settecento

Artisti di Spicco

Raffaello Sanzio

Raffaello è uno dei maestri indiscussi del Rinascimento italiano. La sua capacità di combinare grazia e precisione tecnica ha influenzato innumerevoli artisti. La sua presenza nella Pinacoteca con l'”Estasi di Santa Cecilia” rappresenta uno dei punti culminanti del museo.

Francesco Francia

Un altro protagonista del Rinascimento bolognese, Francesco Francia, è noto per le sue Madonne eleganti e serene. Le sue opere sono caratterizzate da una bellezza idealizzata e da una calma spirituale che riflettono la sua profonda religiosità.

Ludovico Carracci

Ludovico Carracci, insieme ai suoi cugini Annibale e Agostino, ha fondato l’Accademia degli Incamminati, che ha avuto un ruolo cruciale nel rinnovamento della pittura italiana alla fine del XVI secolo. Le sue opere nella Pinacoteca dimostrano il suo impegno nel combinare il realismo con un’idealizzazione eroica.

Guido Reni

Guido Reni, allievo di Ludovico Carracci, è famoso per la sua eleganza e per l’uso magistrale del chiaroscuro. Le sue opere spesso rappresentano soggetti religiosi con un’intensità emotiva che ha influenzato profondamente l’arte barocca.

Amico Aspertini

Aspertini è noto per il suo stile eccentrico e per la sua capacità di integrare influenze diverse nella sua arte. La sua “Pietà” nella Pinacoteca è un esempio della sua abilità nel mescolare elementi nordici e italiani in una sintesi unica.

Curiosità sulla Pinacoteca

La Scuola Bolognese di Pittura

La Pinacoteca di Bologna è particolarmente rinomata per la sua collezione di opere della scuola bolognese di pittura, che ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dell’arte barocca. Artisti come i Carracci e Guido Reni hanno contribuito a definire un nuovo linguaggio artistico che ha influenzato tutta l’Europa.

L’Influenza di Napoleone

Come molte collezioni d’arte in Italia, anche la Pinacoteca di Bologna deve parte del suo patrimonio alle confische napoleoniche: durante l’occupazione francese, molte opere d’arte furono sequestrate dalle chiese e dai monasteri e trasferite alla Pinacoteca, contribuendo a creare una delle collezioni più importanti del paese.

L’Accademia di Belle Arti

La Pinacoteca è strettamente legata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, una delle più antiche istituzioni artistiche in Italia. Molte delle opere presenti nella Pinacoteca sono state utilizzate come strumenti didattici per generazioni di artisti, contribuendo a mantenere viva la tradizione artistica bolognese.

Restauri e Conservazione

La Pinacoteca è impegnata in un continuo lavoro di restauro e conservazione delle sue opere. Gli esperti del museo utilizzano tecniche avanzate per preservare e restaurare i capolavori, garantendo che possano essere ammirati dalle future generazioni.

Esposizioni Temporanee

Oltre alla collezione permanente, la Pinacoteca ospita regolarmente esposizioni temporanee che esplorano vari aspetti dell’arte e della cultura. Queste mostre offrono l’opportunità di vedere opere d’arte da altre collezioni e di approfondire temi specifici legati alla storia dell’arte.

La Pinacoteca Nazionale di Bologna è un tesoro di inestimabile valore per gli amanti dell’arte e della cultura. Le sue collezioni, che spaziano dal Medioevo al Barocco, offrono un viaggio affascinante attraverso secoli di creatività e maestria artistica. Visitare la Pinacoteca significa immergersi in un mondo di bellezza e scoprire le storie e le emozioni che si celano dietro ogni opera. Che tu sia un appassionato d’arte o un visitatore occasionale, la Pinacoteca di Bologna saprà sicuramente lasciarti un ricordo indimenticabile.

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