Santi Bartolomeo e Gaetano: la straordinaria Basilica all’ombra delle due torri

Tra le mura e le vie delle città di Bologna, è impossibile non percepire l’imponente presenza di chiese e luoghi di culto, di importanti esempi artistici ed architettonici dove si respira una forte ispirazione religiosa e spirituale. Questa dimensione riflette una profonda e stratificata spiritualità che attraversa secoli di storia, arte e cultura. La bella Bologna, con le sue numerose chiese storiche, basiliche, santuari etc, non è solo un crocevia di importanti luoghi di pellegrinaggio, ma una realtà dove la fede si intreccia strettamente con la vita quotidiana dei suoi abitanti.

Le chiese di Bologna, immerse nel capoluogo emiliano che fonde storia, cultura ed arte, rappresentano una parte vitale dell’identità bolognese. Questi edifici sacri, disseminati nel tessuto urbano, offrono uno spettacolare viaggio attraverso diverse epoche storiche, uno spaccato unico di come la fede e la spiritualità possano influenzare l’arte, la cultura ed il tessuto sociale, creando ambienti in cui la religiosità si intreccia con la storia e l’identità bolognese.

La religiosità infatti, si esprime non solo attraverso la pratica e la celebrazione liturgica, ma anche nel modo in cui i cittadini vivono la loro quotidianità.

La storia della Basilica di San Bartolomeo e San Gaetano

Proprio nella quotidianità della vita bolognese, ritroviamo una delle basiliche più centrale, anche se meno conosciuta rispetto ad altre, del tessuto urbano cittadino: la Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano. Dove si trova? Esattamente sotto le due torri, al civico n°4 di Strada Maggiore, una delle arterie principali di Bologna che ricalca le orme dell’antica Via Emilia di epoca romana.

L’ingresso principale della basilica si trova sotto uno dei portici più imponenti della città, proprio all’ombra delle Torri Asinelli e Garisenda; nonostante la struttura attuale risalga al ‘600, è già dal V secolo che vi sono testimonianze di una chiesa dedicata a San Bartolomeo ed eretta dal celebre San Petronio (primo Vescovo di Bologna, divenuto poi il suo Santo Patrono).

A questa seguì una chiesa del IX secolo con ingresso in Piazza di Porta Ravegnana, che venne distrutta e poi ricostruita nel 1200 a causa dei danni subiti da un imponente incendio. Passati diversi secoli, dopo una serie di vicissitudini che videro interrompersi il successivo rifacimento della chiesa a seguito dell’uccisione di Giovanni Gozzadini, nel 1599 i Padri Teatini fondati da San Gaetano Tiene, subentrarono alla reggenza della basilica e cominciarono una totale ristrutturazione dell’intero complesso a partire dal 1627.

Il nuovo riassetto vide spostarsi l’ingresso alla basilica nel lato del maestoso portico di Strada Maggiore ed alla fine del secolo venne completata di campanile e cupola. Nel 1671, canonizzato San Gaetano fondatore dell’ordine dei Teatini, i padri in suo onore aggiunsero il suo nome a quello dell’apostolo Bartolomeo.

La Basilica oggi

La Basilica di San Bartolomeo e San Gaetano oggi si presenta come un complesso meraviglioso che da Strada Maggiore attraversa tutta Piazza di Porta Ravegnana fino a Via San Vitale. La chiesa a croce latina con tre lunghe e snelle navate ioniche, risulta slanciata e luminosissima grazie alle finestre della navata centrale ed alle cupole con lanterne laterali. I raggi di sole che per tutta la giornata creano spazi prospettici ed un’atmosfera calda, gioiosa, distensiva e rasserenante, si sposano perfettamente con l’armonia della grande cupola di barocco bolognese, illuminata con calde e morbide tonalità.

Un’infinità di opere d’arte, sculture, dipinti ed affreschi adornano questa vera e propria perla del centro di Bologna, con rappresentazioni dal forte carattere spirituale in ogni angolo, cappella, lunetta, navata e sezione della basilica; il tutto con una simmetria, un’armonia ed un equilibrio quasi irreali.

I più suggestivi sono sicuramente il trittico di affreschi nell’abside raffiguranti tre scene della vita di San Bartolomeo,  “La Madonna del Suffragio” di Guido Reni nel transetto sinistro della cappella del Santissimo Sacramento, accanto alla “Madonna col Bambino”, un’opera di un’umanità ed una delicatezza infinita che per ben due volte venne sottratta alla basilica e due volte restituita (nel 1855 e nel 1992).

Alla basilica sono annessi alcuni ambienti davvero interessanti e bellissimi che fanno parte del complesso; la visita è assolutamente consigliata ed accessibile tramite percorsi guidati. Si tratta del campanile che ospita l’armonio concerto di quattro campane, la sacrestia teatina, la suggestiva cripta affrescata sotto il presbiterio e lo splendido battistero con fonte battesimale, al quale si accede da Piazza di Porta Ravegnana.

La spiritualità bolognese si respira fortemente in questa basilica, eccellente esempio della tradizione cattolica e della tradizione artistica di opere sacre ed architettoniche del capoluogo emiliano romagnolo. Luogo privilegiato per la posizione, la basilica ospita importanti funzioni religiose, ma continuamente anche attività dedicate alla comunità. Oltre ai continui mercatini parrocchiali nell’adiacente sala di Strada Maggiore, i suoi spazi sono a disposizione per riunioni, incontri e ritrovi giovanili.

Questo luogo di culto, insieme a molti altri, non è quindi solo una destinazione per i fedeli, ma rappresenta un importante punto di interesse per studiosi, studenti e turisti, attratti dalla sua bellezza e della sua storia.

La Basilica di San Bartolomeo e San Gaetano è una delle più belle e suggestive chiese di Bologna, luogo di incontro di preghiera, comunità ed incontro, mantiene vive le tradizioni in una città che guarda al futuro, senza dimenticare il proprio passato, la sua storia, i personaggi che l’hanno ispirata e le sue eccellenze.