VIAGGIO NELLA CUCINA BOLOGNESE: UN TESORO NELLA CITTA’ DELLE TORRI
Bologna “la Grassa”
Nel cuore dell’Emilia Romagna, la cucina bolognese si distingue come una delle più rappresentative ed amate espressioni della ricchezza gastronomica italiana.
Bologna, detta anche “la Grassa” per il rapporto viscerale con la cucina e l’abbondanza dei suoi piatti ed ingredienti, porta con sé un carattere distintivo: la cultura della buona tavola, con una storia che affonda le radici in secoli di tradizione culinaria, offrendo un ventaglio di sapori e profumi che raccontano un legame indissolubile con i prodotti e le eccellenze del territorio e della sua cultura contadina.
Oltre i tortellini e la mortadella c’è molto di più
I tradizionali tortellini con le tagliatelle e la Mortadella Bologna IGP, sono i celebri rappresentanti dell’opulenza bolognese, ma si tratta soltanto della punta dell’iceberg di un mosaico di prodotti ricercati e di altissima qualità.
Il mondo della pasta fresca e della pasta all’uovo (rigorosamente “tirata” a mano) non conoscere segreti per i bolognesi. C’è solo un’unica regola riguardo la sfoglia: deve essere talmente trasparente che, “se stesa da un matterello in direzione San Luca, attraverso la sfoglia devono potersi vedere i contorni della Basilica!”
E che dire della Patata di Bologna DOP, l’Asparago verde di Altedo IGP e la celebre cipolla di Medicina? Si tratta di prodotti ricercatissimi, di alta qualità ed i veri segreti delle ricette bolognesi, che le conferiscono ai piatti della tradizione quel gusto senza paragoni che li hanno rese amate e celebri in tutta Italia.
A questi prodotti vanno aggiunti il tartufo bianco dei colli bolognesi, i marroni biondi tipici del bolognese, i Marroni di Montepastore e di Castel del Rio IGP, la Pera dell’Emilia Romagna IGP, i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, il tartufo bianco dei colli bolognesi, il Salame Felino IGP ed i caseifici di Parmigiano Reggiano.
L’elenco di queste prelibatezze, che potrebbe essere infinito, non può però che concludersi con Pignoletto, Barbera e tutti i vini dei colli bolognesi.
Il menù della domenica a Bologna
Insomma, non c’è che dire: a Bologna si mangia e si mangia bene! Dai ristoranti stellati, alla trattorie storiche, fino ai “salami in vetrina” di cui parlava Guccini ed alle botteghe delle sfogline, Bologna è un mosaico di profumi, sapori e colori, che trascinano in un viaggio nel gusto, con piatti e ricette tradizionali tramandate per generazioni.
Ma vista tutta questa varietà di cibi e pietanze, cosa mangiano i bolognesi?
Il pranzo della domenica o il giorno di festa sono sacri per ogni bolognese che si rispetti, che si festeggi in casa o al ristorante tipico, ecco cosa troverete in tavola:
L’antipasto
L’antipasto tipico è composto da un cestino di tigelle ed uno di crescentine, accompagnate da profumatissimi salumi, formaggi, verdure sott’olio e sottaceto. Una menzione particolare al pesto alla bolognese, la spuma di mortadella ed all’immancabile friggione (un contorno tipico a base di pomodoro e cipolla stufata).
I primi
Tra i primi piatti non si può non portare a tavola una meravigliosa tagliatella fatta in casa col ragù (alla bolognese, ça va sans dire) o il re indiscusso della tavola: sua maestà, il tortellino! Si sa, il tortellino muore in brodo, ma eccezionalmente lo si può consumare anche nella sua versione alla panna con una spolverata di Parmigiano. Senza che lo sappiano i puristi del tortellino, i più trasgressivi osano con la bontà del tortellino pasticciato: condito con ragù e panna insieme, indescrivibile!
Per gli amanti del brodo, questo può accompagnare spesso anche un buon piatto di passatelli, mentre gli appassionati di ragù non aspetteranno altro che veder sfornare una “ruola” di lasagne, rigorosamente verdi!
I secondi
Riguardo ai secondi piatti, non si può non citare la celebre cotoletta alla petroniana, di cui ogni famiglia detiene un proprio segreto per renderla la vera cotoletta alla bolognese! In alternativa, il vero bolognese va a caccia dei ristoranti che propongono il carrello degli arrosti e dei bolliti, non particolarmente facili da trovare, ma profondamente legati alla tradizione culinaria della Turrita.
Tra le specialità più amate dai turisti, troviamo il fritto alla bolognese, un piatto goloso, opulento che comprende tutto, dalla carne ai formaggi, alla frutta, fino ai dolci: costolette di agnello, parmigiano, zucchine, cipolle e crema pasticcera, tutto rigorosamente fritto in un piatto misto (spesso unico) per celebrare l’abbondanza e la gola!
I dolci
Dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo), i dolci tipici bolognesi: dalla pinza, al certosino, dalla torta di riso (conosciuta anche come Torta degli Addobbi), alle raviole con la mostarda o con la marmellata, c’è davvero l’imbarazzo della scelta!
Non dimenticate: la tradizione vuole che si chiuda il tutto con un buon bicchiere di nocino, rigorosamente fatto in casa, per aiutare la digestione del menù delle feste e per concludere il pranzo in bellezza, tra sapori, profumi, famiglia, amici e convivialità!
La cucina bolognese è, dunque, un viaggio affascinante attraverso l’abbondanza, la buona tavola ed il gusto, che invita a scoprire le radici profonde di un territorio ricco di storia, cultura ed amore per il cibo. Un patrimonio che la città di Bologna custodisce gelosamente e che svela, piatto dopo piatto, a chiunque desideri avvicinarsi ad un’esperienza culinaria senza tempo.
Non ci resta che augurarvi Buon appetito!
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