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SULLE TRACCE DI BOLOGNA DELL’ANNO 1000

Caccia ai Torresotti

Per le vie di Bologna vi potrà capitare di sentir parlare non solo di torri, ma anche di torresotti. Se non avete idea di cosa siano e dove si trovino, è bene sapere che per dare una risposta a questa domanda, sarà necessario indagare la storia della città, facendo riferimento alle fortificazioni bolognesi ed alle tre cerchie di mura difensive che attorno ad essa si sono susseguite nel tempo.

Presumibilmente a partire dal III/V secolo la città era circondata dalla Cerchia di Selenite (materiale gessoso molto comune nelle colline bolognesi). L’area di forma pressappoco quadrata era accessibile attraverso quattro porte ed era contenuta all’interno delle attuali Via Farini a sud, Via Manzoni a nord, Via Val d’Aposa ad ovest e dal percorso del torrente Aposa ad est (si tratta di un torrente sotterraneo che in quel tratto è parallelo a Via Oberan e Via Castiglione).

Fino a poco più di un secolo fa la città di Bologna era invece cinta dalla “Circla”, l’ultima cerchia di mura costruita a partire dall’inizio del XIII secolo. All’inizio del ‘900 venne demolita e la città circondata dagli attuali viali di circonvallazione, che seguono proprio l’antico percorso delle mura. Testimoni dell’ultima cerchia sono le dodici porte d’ingresso alla città (di cui ne sono visibili ed esistenti ancora dieci) ed alcune parti di mura rimaste intatte (potete vederle ad esempio tra Porta Mascarella e Porta San Donato o tra Porta Castiglione e Porta San Mamolo).

Analizzata la prima e l’ultima cerchia, forse vi state chiedendo cosa ne è stato della seconda; ebbene, quest’ultima è la cosiddetta Cerchia del Mille o Cerchia dei torresotti. Si trattava di una fortificazione costruita intorno all’anno 1000 che racchiudeva un perimetro di un’ampiezza a metà tra la prima e la terza cerchia. L’accesso alle città avveniva tramite diciotto porte turrite, chiamate serragli o torresotti.

Dove si trovano questi varchi?

La maggior parte dei torresotti furono demoliti e sostituiti con delle lapidi commemorative in marmo; senza svelarveli tutti e togliervi il gusto di una vera e propria caccia al tesoro, possiamo dirvi che aguzzando la vista sulle facciate dei palazzi, potrete trovarne ad esempio uno a metà di Via Santo Stefano ed uno in Via Belle Arti.

A questo va aggiunto il fatto più interessante: rimangono tutt’ora in piedi quattro torresotti perfettamente conservati ed in ottime condizioni: il Torresetto di Castiglione (o Voltone di Castiglione), Torresotto di San Vitale, Torresotto di Piella (o Voltone di Piella) e Torresotto di Porta Nova (detto anche Voltone di San Francesco o Serraglio del Pratello).

Basterà una passeggiata di una ventina di minuti per vederli tutti e quattro e, dal momento che si trovano nei quattro diversi punti cardinali, potrete toccare con mano e rendervi conto dell’ampiezza dell’area del centro storico di Bologna attorno all’anno 1000. Buona caccia ai torresotti!

torresotto bologna

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