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LA PASSEGGIATA SOTTO IL PORTICO PIU’ FAMOSO AL MONDO

Alla scoperta del portico di San Luca: fatica e bellezza in un cammino unico

Bologna, la città dei portici, custodisce uno dei percorsi più affascinanti e simbolici d’Italia: il Portico di San Luca. Con le sue 666 arcate che si snodano per quasi quattro chilometri, rappresenta il portico più lungo al mondo, un capolavoro di ingegneria e fede che collega il centro storico alla maestosa Basilica di San Luca, arroccata sul Colle della Guardia. Questa passeggiata è un viaggio nella storia, nella cultura e nella spiritualità bolognese, un’esperienza che regala scorci mozzafiato e un’atmosfera unica. Seguimi lungo il cammino, passo dopo passo, fino alla croce che segna il punto più alto del percorso.

Da Porta Saragozza al Meloncello: l’inizio della passeggiata

Il nostro viaggio inizia da Porta Saragozza, una delle antiche porte della città, punto di accesso alla via che conduce fuori dal centro storico. Qui inizia il portico, con le sue colonne regolari che accompagnano i primi passi. Questa parte del percorso è relativamente pianeggiante e permette di godere dell’architettura bolognese senza troppa fatica. Lungo il cammino, è impossibile non notare le storiche botteghe, i caffè e le piccole librerie che si affacciano sul portico, offrendo occasioni di sosta prima della salita.

Camminando sotto il portico, si respira un’aria di tranquillità, tra il viavai dei cittadini e il suono ovattato dei passi sui sampietrini. Dopo circa 15 minuti di cammino, si arriva a uno dei punti più iconici della passeggiata: l’Arco del Meloncello.

L’Arco del Meloncello: il punto di svolta del percorso

L’Arco del Meloncello è uno degli elementi architettonici più iconici di Bologna e rappresenta un capolavoro del barocco bolognese. Costruito tra il 1721 e il 1732 su progetto dell’architetto Carlo Francesco Dotti, l’arco è un punto di svolta fondamentale nel percorso del lungo portico che conduce alla Basilica di San Luca. La sua funzione principale era quella di risolvere il dislivello tra via Saragozza e la salita verso il colle della Guardia, creando al contempo un passaggio coperto sopra la strada.

Dal punto di vista architettonico, l’Arco del Meloncello è un’elegante struttura a pianta curvilinea che funge da ponte sopra via Saragozza, permettendo la continuità del portico senza interrompere la viabilità sottostante. Il suo profilo sinuoso è enfatizzato dalla configurazione curvata delle colonne e delle arcate, un espediente che conferisce al monumento una leggerezza visiva nonostante la sua funzione strutturale.

Lo stile barocco è evidente nelle linee mosse e nella ricchezza decorativa della costruzione. L’arco è sormontato da un elegante frontone mistilineo, arricchito da volute e cornici sagomate, mentre le colonne laterali, con capitelli ionici, donano verticalità e slancio all’intera struttura. Il gioco di pieni e vuoti, con le arcate aperte che incorniciano il paesaggio urbano, crea un effetto scenografico che ben si armonizza con il resto del portico.

L’utilizzo della pietra arenaria e dell’intonaco in tonalità calde si integra perfettamente con la palette cromatica tipica dell’architettura bolognese, caratterizzata da sfumature ocra e rosso mattone. L’Arco del Meloncello è quindi non solo un elemento funzionale del percorso verso San Luca, ma anche un gioiello architettonico che incarna il gusto barocco locale e l’abilità ingegneristica dell’epoca.

L’arco segna l’inizio della salita vera e propria. Questo punto è perfetto per una breve pausa prima di affrontare la salita; molti pellegrini e turisti si fermano qui per scattare una foto o per respirare a pieni polmoni prima della prossima parte del cammino. È il momento di prepararsi a un’esperienza più intensa, ma anche più gratificante: la vista inizia ad aprirsi e, voltandosi indietro, si può già ammirare uno scorcio incantevole sulla città.

La prima parte della salita: tra colonne e scorci panoramici

Superato il Meloncello, il portico cambia radicalmente: la salita inizia a farsi sentire e le arcate si susseguono in un ritmo che accompagna il passo. Questa parte del percorso è caratterizzata da lunghi tratti rettilinei, dove la vista si allunga verso il colle e la meta ancora lontana.

Dai portici di San Luca, in particolare nella prima parte della salita, si apre una splendida vista sullo Stadio Renato Dall’Ara. Il celebre impianto sportivo, casa del Bologna FC, si distingue per la sua imponente torre Maratona, che svetta al centro della struttura con il suo caratteristico stile razionalista: dall’alto del portico, il panorama regala una prospettiva privilegiata sull’intero stadio e sulle tribune, incorniciate dal verde dei giardini circostanti. Nei giorni di partita, l’atmosfera diventa ancora più suggestiva, con il rumore dei tifosi che riecheggia fino al portico. Di sera, le luci dell’impianto creano un contrasto scenografico con il profilo della città, rendendo la vista ancora più affascinante.

Lungo la salita i giochi di luce tra le colonne creano un effetto suggestivo, specialmente nelle prime ore del mattino o al tramonto, quando il sole filtra tra le arcate e dipinge ombre allungate sul pavimento in pietra. Da qui, si iniziano a scorgere i primi scorci della basilica, che appare e scompare tra le aperture del portico, quasi a voler anticipare l’arrivo alla meta.

La Curva delle Orfanelle: il tratto più suggestivo della camminata

Proseguendo lungo la salita, si raggiunge la Curva delle Orfanelle, uno dei punti più affascinanti e iconici del percorso. Qui il portico compie una curva secca, offrendo una vista spettacolare sul panorama circostante e sulla città di Bologna.

La salita delle Orfanelle è uno dei tratti più impegnativi del percorso verso San Luca, un rettilineo che mette alla prova anche i camminatori più allenati. Con una pendenza del 24%, rappresenta il punto in cui la fatica inizia davvero a farsi sentire. Il portico, con le sue arcate perfettamente allineate, accompagna il passo con un ritmo quasi ipnotico, mentre la strada si fa sempre più ripida.

Il nome richiama l’antico collegio delle Orfanelle che sorgeva nelle vicinanze, testimoniando la storia secolare di questo tratto. Qui il cammino si trasforma in una sfida fisica e mentale: lo sguardo è attratto dalla prospettiva infinita delle arcate che si susseguono, mentre il cuore accelera per lo sforzo. Raggiunta la fine del rettilineo, una leggera curva segna il passaggio alla parte finale della salita, lasciando intravedere la meta tanto attesa: la Basilica di San Luca.

L’ultima parte della salita e la croce al termine del portico

Gli ultimi metri del cammino richiedono un ultimo sforzo fisico, ma la consapevolezza di essere vicini alla meta dona una nuova energia.

La Basilica di San Luca comincia a dominare la vista, avvicinandosi sempre di più. Le ultime arcate sembrano quasi guidare i passi in un crescendo di emozioni. Il silenzio si fa più presente, interrotto solo dal respiro dei viandanti e dai rintocchi delle campane in lontananza. Il traguardo è ormai a pochi passi: la fatica svanisce e lascia spazio alla meraviglia.

Arrivati in cima, la vista che si apre di fronte ai visitatori è impareggiabile. La croce che segna la fine del portico è un simbolo potente, che rappresenta la conclusione del pellegrinaggio e il culmine di un’esperienza unica.

Da qui, Bologna si stende sotto lo sguardo, con i suoi tetti rossi, le torri medievali e il profilo inconfondibile delle colline circostanti. La Basilica di San Luca, con la sua imponente architettura barocca, accoglie i viaggiatori e offre un luogo di raccoglimento e preghiera, ma anche un punto perfetto per una pausa rigenerante prima del ritorno.

Molti visitatori scelgono di entrare nella basilica per ammirarne gli interni o per accendere una candela in segno di devozione. Altri preferiscono fermarsi all’esterno, per godere della vista e del senso di pace che questo luogo trasmette.

Un’esperienza imperdibile tra storia, arte e spiritualità

La passeggiata sotto il Portico di San Luca non è solo un percorso fisico, ma un viaggio nell’anima di Bologna. Ogni arcata racconta una storia, ogni passo avvicina alla spiritualità e alla bellezza di questa città straordinaria.

Che si tratti di un pellegrinaggio religioso, di una passeggiata all’aria aperta o di un’esperienza turistica, questo cammino lascia sempre qualcosa nel cuore di chi lo percorre. Il Portico di San Luca è un simbolo di Bologna, un itinerario che unisce passato e presente, fede e cultura, fatica e meraviglia. E tu, sei pronto a metterti in cammino?

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