Condividi sui social!

NEL PALAZZO DEI GIGANTI CON I DUE TALAMONI

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Nel cuore di Bologna, in Strada Maggiore, si erge uno dei tesori più affascinanti della città: il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini. Situato in Strada Maggiore, al pian terreno dell’imponente Palazzo Davia Bargellini, questo museo è un esempio straordinario di come arte, storia e artigianato si fondano per raccontare la cultura di una città. La struttura stessa, con la sua grandiosità e nobiltà architettonica, è già un’opera d’arte. Ma cosa rende questo museo così speciale? Scopriamolo insieme.

Storia del Palazzo Davia Bargellini

Il Palazzo Davia Bargellini è uno degli edifici civili più importanti di Bologna. Progettato nel 1638 dall’architetto Bartolomeo Provaglia e completato dal capomastro Antonio Uri, il palazzo si distingue per la sua maestosa facciata, unica in città per la presenza di due telamoni in pietra, figure mitologiche che sorreggono il portale. L’edificio, conosciuto anche come il “palazzo dei giganti”, rappresenta un esempio sublime di architettura barocca. Nel 1839 passò alla famiglia Davia, e nel 1924 divenne la sede del Museo Civico d’Arte Industriale e della Galleria Davia Bargellini.

Il museo aprì le sue porte al pubblico nel 1924 grazie all’iniziativa di Francesco Malaguzzi Valeri, l’allora soprintendente delle gallerie. L’obiettivo era quello di unire due distinti nuclei: la Quadreria Davia Bargellini, una collezione privata di opere d’arte, e le raccolte d’arte industriale, un insieme di oggetti d’arte applicata. Malaguzzi Valeri volle creare un vero e proprio “appartamento arredato del Settecento”, e le sale del museo riflettono ancora oggi questa concezione museografica, con un’atmosfera che richiama il passato.

La Quadreria Davia Bargellini

All’interno del museo, la Quadreria Davia Bargellini offre un viaggio nel tempo attraverso l’arte pittorica bolognese. Questa raccolta è uno dei pochi esempi ancora integri di collezionismo storico in città. Spicca la galleria dei ritratti della famiglia Bargellini, una sorta di genealogia visiva che include opere di maestri come Bartolomeo Passerotti, Prospero e Lavinia Fontana. Tra i capolavori presenti, troviamo opere di Bartolomeo Cesi e Alessandro Tiarini, artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte italiana.

Il capolavoro di Vitale da Bologna

Un’opera che cattura immediatamente l’attenzione è la “Madonna con Bambino in trono e donatori”, meglio conosciuta come la “Madonna dei Denti”. Questa tavola del 1345, realizzata da Vitale da Bologna, è un capolavoro che mescola eleganza e popolarità, rappresentando al meglio la cultura figurativa dell’artista. È una testimonianza affascinante dell’arte medievale bolognese e una delle opere più preziose del museo.

Le Raccolte d’Arte Industriale

Accanto alla Quadreria, il museo ospita una vasta collezione di arte industriale e applicata. Le raccolte d’arte industriale sono state create attraverso acquisizioni sul mercato antiquario e donazioni private. Tra gli oggetti esposti troviamo mobili barocchi, ceramiche rinascimentali e sculture bolognesi dal XVI al XIX secolo. Questi pezzi non solo testimoniano l’abilità artigianale dell’epoca, ma raccontano anche la vita quotidiana e le tradizioni di Bologna.

Il Teatrino per Marionette

Uno degli oggetti più curiosi e affascinanti del museo è senza dubbio il teatrino per marionette del XVIII secolo, acquistato nel 1922. Questo piccolo teatro è dotato di cinque cambi di scena e ospita ben 74 marionette, 9 cavalli e persino una scimmia! Il teatrino, di indubbia matrice bolognese, rappresenta un pezzo unico e merita una menzione speciale per la sua complessità e la qualità artistica delle marionette.

Le Sette Sale del Museo

Il percorso museale si snoda attraverso sette sale espositive, ciascuna dedicata a un diverso aspetto dell’arte e dell’artigianato bolognese.

  • Sala 1: Mobili e Oggetti Rustici – Qui troviamo mobili e oggetti rustici dei secoli XVI e XVII, tra cui bilancieri della Zecca di Bologna e una vasta raccolta di vasi da farmacia.
  • Sala 2: Mobili del Rinascimento – In questa sala spiccano capolavori come la “Madonna dei Denti” e il “Sposalizio mistico di Santa Caterina” di Innocenzo da Imola.
  • Sala 3: Oggetti di Culto – Questa sala è allestita come una cappella gentilizia, con arredi sacri e sculture religiose, tra cui il “Crocifisso” di Alessandro Algardi.
  • Sala 4: Mobili Borghesi e Sculture in Cotto – Qui sono esposti mobili borghesi dei secoli XVII e XVIII e una ricca collezione di sculture in cotto, tra cui opere di Angelo Piò e Giuseppe Mazza.
  • Sala 5: Mobili Barocchi – Mobili di straordinaria fattura barocca, tra cui il celebre “cassettone architettonico”, sono i protagonisti di questa sala.
  • Sala 6: Oggetti da Vetrina – Ceramiche, terrecotte e porcellane di pregio, tra cui pezzi di Sassonia e Capodimonte, sono esposti in questa sala.
  • Sala 7: Teatrino delle Marionette – Qui è custodito il famoso teatrino del XVIII secolo con le sue marionette.

Il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini è una tappa imperdibile per chiunque desideri immergersi nella storia di Bologna. Con la sua fusione unica di arte, artigianato e storia, questo museo offre una finestra privilegiata sulla vita e la cultura della città nel corso dei secoli. Non è solo un luogo dove ammirare opere d’arte, ma un vero e proprio viaggio nel tempo.

FAQ

  1. Qual è l’origine del nome “Palazzo dei Giganti”?
    Il nome “Palazzo dei Giganti” deriva dai due maestosi telamoni, figure scolpite in pietra, che sorreggono il portale d’ingresso del Palazzo Davia Bargellini. Queste figure, alte e imponenti, ricordano giganti mitologici.
  2. Dove si trova il museo?
    Si trova a Bologna, in Strada Maggiore 44, all’interno del Palazzo Davia Bargellini.
  3. Qual è l’opera più famosa del museo?
    Una delle opere più famose è la “Madonna con Bambino in trono e donatori” di Vitale da Bologna, del 1345.
  4. Cosa rende unico il teatrino per marionette del museo?
    Il teatrino per marionette del XVIII secolo è speciale per la sua complessità scenografica e per la collezione di ben 74 marionette, 9 cavalli e una scimmia. È un pezzo unico che riflette il gusto teatrale delle élites barocche.
  5. Cosa rappresenta la “Madonna dei Denti” di Vitale da Bologna?
    La “Madonna dei Denti” è una tavola dipinta nel 1345 che rappresenta la Madonna con Bambino in trono e donatori. È un capolavoro del pittore bolognese Vitale da Bologna.
  6. Quali artisti sono maggiormente rappresentati nella Quadreria?
    Tra gli artisti maggiormente rappresentati nella Quadreria troviamo Bartolomeo Passerotti, Prospero e Lavinia Fontana, Bartolomeo Cesi e Alessandro Tiarini.
madonna dei denti

RESIDENCE GMA BOLOGNA

La tua vacanza a Bologna!

Visita Bologna e le sue bellezze con gli appartamenti GMA Residence: appartamenti completi di cucina per soggiornare in un alloggio di qualità nel centro storico di Bologna a due passi dalle due Torri, nel cuore pulsante della città.

Prenota per un pernottamento alternativo a bad&brekfast, hotel o alberghi, oppure come casa vacanze per un periodo più lungo.