Quattro splendide tappe nei dintorni di Bologna

i weekend a Bologna sono colmi di eventi, proposte e splendide realtà artistiche, enogastronomiche e culturali di ogni tipo. Ma se ti trovi a Bologna e preferisci invece un fine settimana “on the road”, questo è il percorso che fa per te! Basterà seguire l’itinerario per scoprire le bellezze dell’hinterland bolognese e alcune perle dell’Emilia Romagna!

Bologna e la Via Emilia

Lo sapevi che l’antica Via Aemilia di epoca romana attraversa la città di Bologna?
Da più di duemila anni la celebre Via Emilia, oggi rinominata Strada Statale 9, collega Piacenza con la città di Rimini attraversando l’Emilia Romagna intera.

La più nobile ed antica via della nostra penisola vide l’inizio della sua costruzione nel 187 a.c. sotto la guida del console romano Marco Emilio Lepido. A parte qualche piccola modifica, la Via Emilia ha attraversato i secoli ed i millenni ed è giunta fino a noi sostanzialmente identica al progetto originale. Anticamente la strada consolare si sviluppava in un percorso di 230 km (rispetto ai 260 km attuali) congiungendo Piacenza, Bologna e Rimini. Con l’andare del tempo ad essa si unirono anche Parma, Reggio Emilia, Modena, Imola, Faenza, Forlì e Cesena.

La Via Emilia è stata capace di condizionare non solo gli spostamenti, ma anche lo sviluppo degli antichi insediamenti: nel susseguirsi dei secoli infatti, attorno ad essa ed a ridosso del suo percorso, sono sorti un’infinità di piccoli e grandi centri urbani, alcuni dei quali divenuti anche importantissime città dell’Emilia Romagna. La forza aggregatrice di questa antica via consolare, ha trasformato la Via Emilia, da imponente direttrice a realtà capace di caratterizzare l’intera regione e dare via allo sviluppo spontaneo di centri abitati, divenendo una vera e propria mappa d’identità storica, culturale e sociale dell’Emilia Romagna.

Bologna, punto centrale della Via Emilia, ne è perfettamente attraversata da ovest ad est: il percorso dell’antica via consolare ripercorre Via Emilia, Via Saffi, Via San Felice, Via Ugo Bassi, Via Rizzoli, Strada Maggiore e Via Emilia Levante. Dove è possibile vedere reperti storici della strada romana originale? Nei sottopassaggi di Via Rizzoli oggi adibiti alle mostre della Cineteca di Bologna ed all’interno del Cinema Modernissimo, da poco riaperto (Piazza Re Enzo).

Piccolo tour di quattro tappe nei dintorni di Bologna

La Via Emilia bolognese raccoglie attorno a sé un elenco infinito di piccoli e grandi centri urbani, ognuno con le sue attive comunità; molti di questi sono caratterizzati da peculiarità davvero imperdibili, proviamo a scoprirne qualcuno insieme!

Cominciamo il nostro tour percorrendo Via Mazzini e procedendo da Bologna verso sud/sud-est.

1° tappa – Le grotte di gesso

Oltrepassando il comune di San Lazzaro di Savena, ci troveremo a pochi passi dal Parco dei gessi e dei Calanchi dell’Abadessa. Qui sarà possibile accedere a due meravigliosi complessi, che si trovano l’uno a pochi chilometri dall’altro: si tratta della Grotta del Farneto e della Grotta della Spipola, i più grandi complessi in gesso di tutta Europa. Scoperti e riportati alla luce negli anni ’30 del 1900 da una spedizione di speleologi (tra cui il bolognese Luigi Fantini), i siti ora sono accessibili tramite visite guidate.

Il suggestivo contesto ci farà sentire a tu per tu con il cuore pulsante della montagna, catapultando i visitatori in luoghi mai visti prima. Utilizzati come rifugi durante i bombardamenti delle seconda guerra mondiale, in queste grotte sono state rinvenute anche sepolture preistoriche dell’Età del Rame. I percorsi di più di 500 metri, prevedono suggestive visite alle doline, calate, canali, saloni e ad infiniti cunicoli: un’esperienza davvero mozzafiato! Per info sulle visite guidate, clicca qui.

2° tappa – Claterna

Claterna, la città romana: proseguendo il percorso attraverso la Via Emilia, all’altezza del comune di Ozzano dell’Emilia, è possibile visitare i resti di un’antica città nata nel II secolo a.C. all’incrocio tra il torrente Quaderna e la via Flaminia Minor. Dalla forte vocazione agricola, la città di Claterna raggiunse la sua massima espansione alla fine dell’età augustea, quando i suoi 18 ettari erano composti non solo da zone rurali e fattorie, ma anche da un centro amministrativo, economico e politico, portici, mercato, tempio, basilica, anfiteatro, domus private ed anche un grande edificio termale. Per accedere all’area archeologica dell’antica città o visitare il museo che conserva parte dei ritrovamenti degli scavi, clicca qui.

3° tappa – Le terme di Castel San Pietro

Nel proseguire la Via Emilia in direzione Imola, tra i più grandi centri della periferia bolognese troviamo il comune di Castel San Pietro Terme. Dal caratteristico centro storico, la Torre dell’Orologio, i resti dell’antico castello ed il campanile del Santuario del SS. Crocifisso con ben 55 campane, Castel San Pietro è conosciuto in tutta Italia per il suo antico centro termale. Le proprietà terapeutiche delle acque di Castel San Pietro Terme sono note sin dal Medioevo; si tratta di un complesso appartenente al bacino geologico dell’Appennino settentrionale che comprende sorgenti sulfuree, ferruginose ed oligominerali ed è classificato dal Ministero della Sanità tra i centri ai massimi livelli per qualificazione delle cure termali. Per informazioni su come accedere alle terme clicca qui.

4° tappa – Dozza

Dozza, il borgo medievale dei murales: il nostro tour sulla Via Emilia bolognese si conclude con uno dei borghi più belli d’Italia, la splendida Dozza Imolese. La sua maestosa rocca sforzesca risalente al 1200, è sede del municipio, degli uffici comunali e dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna. Ciò che caratterizza maggiormente il centro, sono i celebri murales che adornano l’intera città: uffici, locali ed abitazioni sono decorati con coloratissime opere che, di anno in anno, si sommano, durante la “Biennale del muro dipinto”. Un luogo senza paragoni da non perdere! Per info e dettagli sul clicca qui.

Non ci resta che augurarvi uno splendido viaggio alla scoperta della Via Emilia, non una semplice via, ma l’ossatura dell’antica Regio VIII AEmilia in passato, trasformatasi nei secoli in un vero e proprio simbolo storico, culturale, economico ed identitario dell’Emilia Romagna!