Panis Vita, Canabis Protectio, Vinum Laetitia

Nella vibrante città di Bologna, tra le sue strette vie medioevali e le piazze accoglienti, si cela un enigma intrigante affrescato sulla volta del Canton de’ Fiori tra via Indipendenza e via Rizzoli, sotto la Torre Scappi: “Panis Vita, Canabis Protectio, Vinum Laetitia“.

Questa enigmatica frase, intessuta di storia e cultura, si presenta come un misterioso richiamo al passato, con significati che vanno al di là della superficie.

Il pane è vita

“Panis Vita” rappresenta un nucleo concettuale ricco di significato all’interno della frase. Questa semplice espressione, che letteralmente significa “il pane è vita”, evoca un profondo legame con l’essenzialità e la vitalità stessa della vita umana. Il pane, da sempre simbolo di nutrimento e sostentamento, va oltre il suo valore nutrizionale per diventare un’icona della sopravvivenza e della prosperità. È il fondamento su cui si costruiscono le giornate, il legame che unisce le persone attraverso il gesto condiviso del pasto. “Panis Vita” richiama alla mente l’importanza di apprezzare le semplici gioie della vita quotidiana e di riconoscere il valore delle risorse basilari che ci sostentano.

La canapa è protezione

“Canabis Protectio”, al contrario, potrebbe destare sorpresa o perfino confusione in alcuni. Tuttavia, va inteso nel contesto storico: l’antica parola “cannabis” si riferisce qui alle fibre tessili derivanti dalla pianta di canapa.

Nella Bologna medievale, la coltivazione della canapa rivestiva un’importanza fondamentale che si estendeva oltre i confini agricoli per influenzare diversi aspetti della vita sociale ed economica della città. La robusta fibra della pianta di canapa veniva impiegata per la produzione di tessuti, corde e altri materiali indispensabili per la vita quotidiana e per il commercio.

Questa pratica agricola era tanto diffusa da divenire uno dei pilastri dell’economia bolognese, contribuendo significativamente alla prosperità della comunità. Inoltre, la presenza diffusa della coltivazione della canapa sottolineava l’importanza della autosufficienza nella società medievale, offrendo un’importante fonte di materie prime per l’artigianato e l’industria tessile.

La canapa rappresentava dunque un elemento chiave della vita quotidiana e dell’economia bolognese medievale, testimoniando la sua rilevanza storica e culturale nella città.

Il vino e le osterie a Bologna

Infine, “Vinum Laetitia” cattura l’essenza della gioia e della celebrazione. Il vino, da sempre associato alla convivialità e alla festa, rappresenta qui la parte più gioiosa e spensierata della vita. È un invito a celebrare i momenti felici, a godere delle relazioni e delle esperienze con gioia e gratitudine.

Le osterie bolognesi medievali, infatti, costituivano dei fulcri vitali della vita sociale e culturale della città. Situate nelle strette vie del centro storico, queste locande offrivano non solo cibo e bevande, ma anche uno spazio per l’incontro, lo scambio di idee e la socializzazione.

Le osterie rappresentavano dei luoghi di riunione per la comunità locale, dove le persone potevano condividere storie, discutere di politica o godersi semplicemente la compagnia degli amici e all’interno di questi ambienti accoglienti, la gastronomia bolognese del tempo si esprimeva attraverso piatti rustici e genuini, preparati con ingredienti locali e stagionali. Le osterie medievale bolognesi incarnavano l’autenticità e l’ospitalità della città, diventando dei veri e propri tesori della tradizione culinaria e sociale.

In conclusione, “Panis Vita, Canabis Protectio, Vinum Laetitia” si rivela non solo un’affascinante enigmatica incisione muraria, ma anche una fonte di ispirazione e riflessione. È un segreto nascosto di Bologna, un pezzo di storia che ci ricorda le radici della città e nello stesso tempo un richiamo al valore delle semplici gioie della vita, alla resilienza dell’umanità e alla gioia della condivisione.