L’Alma Mater Studiorum di Bologna è considerata la più antica università tuttora esistente del mondo ed ogni anno circa 90.000 studenti fanno l’ingresso nelle sue aule, con l’intento di istruirsi e conseguire la laurea. Fondata nel 1088, ha collezionato più di 900 anni di antiche tradizioni, tra le quali quelle legate alla buona riuscita degli studi.

È risaputo che ogni ateneo ha le sue superstizioni e credenze in vista dell’agognata corona d’alloro degli studenti: a Pisa è bene non salire sulla torre pendente né girarle intorno, gli iscritti alla Sapienza di Roma non devono mai guardare gli occhi della statua della Dea Minerva, a Padova invece “chi guarda il Brenta non prende trenta” e così tante altre.

Secondo la tradizione, lo studente che non rispetta queste superstizioni rischia di collezionare numerosi insuccessi tra le aule universitarie, di venire bocciato agli esami ed addirittura di non laurearsi!

Cosa non fare a Bologna?

Per superare con profitto un esame universitario a Bologna, il “fioretto” o l’atto di sacrificio più inflazionato tra gli studenti e le studentesse, è sicuramente quello di salire al Santuario della Beata Vergine di San Luca e scalare il Colle della Guardia percorrendo il portico più lungo del mondo: un’impresa di 3,8 km tra enormi pendenze e quasi 500 gradini!

In più ci sono tre importanti cose da non fare assolutamente se non si vuole rinunciare alla laurea:

• NON salire mai sulla Torre degli Asinelli fino alla fine degli studi universitari
• MAI attraversare diagonalmente Piazza Scaravilli di fronte alla Facoltà di Economia in Via Zamboni
• MAI attraversare il Crescentone, la parte di pavimentazione sopraelevata che si trova al centro di Piazza Maggiore

Superstizione o no, meglio essere informati! E per storpiare un famoso detto: “studente” avvisato, mezzo salvato!