Non tutti sanno che a Bologna è possibile vedere con i propri occhi la dimostrazione pratica del moto della Terra sul proprio asse. Per osservarla da vicino vi basterà recarvi in Piazza Maggiore, fare il vostro ingresso nella maestosa Basilica di San Petronio e, tra le sue meraviglie, seguire la Meridiana di Gian Domenico Cassini fino alla Cappella di San Michele, accanto all’altare maggiore.

È in questa location d’eccezione che Bologna ospita infatti un pendolo di Foucault in moto perpetuo dal 2005, anno in cui lo strumento venne installato alla presenza del prof. Umberto Eco, che nel 1988 pubblicò il suo celebre romanzo “Il pendolo di Foucault”. Promossa da Giorgio Zucchelli e realizzato dall’astronomo Romano Serra, l’installazione è composta da un cavo lungo 19,5 metri fissato sul soffitto da un capo e termina con una sfera di rame di circa 10 kg.

Riproponendo la prima dimostrazione pratica presentata da Lèon Foucault nel 1851, osservando il pendolo potrete vedere con i vostri occhi la dimostrazione della rotazione terrestre, notando che il piano di oscillazione ruota in senso orario (anche se in realtà è la Terra sotto di lui a ruotare in senso antiorario).

Dal momento che il tempo di oscillazione dipende dalla latitudine in cui è situato il pendolo, quello di Bologna dovrebbe impiegare mediamente poco più di 34 ore per effettuare un giro completo.

Ma la particolarità dell’installazione a San Petronio, è che non sempre questo intervallo di tempo viene rispettato!

Il pendolo di Focault di Bologna e… il mare!

Dopo anni di studi relativamente alla correttezza della realizzazione dello strumento, è stato scoperto che si tratta in realtà di un fenomeno molto particolare: il pendolo è infatti un sismometro modulato dalle condizioni delle onde del Mar Adriatico (e forse anche quelle del Mar Tirreno): grazie alle rilevazioni della boa dell’Arpa a Cesenatico, gli studiosi hanno infatti verificato che se l’altezza delle onde che si infrangono sulla costa sono basse, la velocità è perfetta, se invece oltrepassano il metro, la velocità del piano di rotazione ne risente talmente tanto da arrivare quasi a fermarsi!

Incredibile a credersi, ma anche dal centro di Bologna il pendolo capta le vibrazioni marine!