IL DIGESTIVO PERFETTO DELLA CULTURA EMILIANA
Ricetta e tradizione del Nocino
Se vi trovate in un ristorante, un’osteria o una trattoria bolognese, soprattutto se fuori dal centro storico o in zona collinare, non potete non concludere il pranzo o la cena chiedendo espressamente il Nocino della casa.
Il nocino, o Nocino di San Giovanni, è un digestivo tipico della tradizione contadina emiliana.
Tramandato nei secoli (pare addirittura dell’epoca romana), il nocino è originario delle zone della provincia di Modena e Parma, più probabilmente di Noceto (PR), ma è ormai entrato in tutto e per tutto nella tradizione bolognese.
Preparato da sempre in casa, nella maggior parte delle famiglie di campagna, il nocino è il liquore simbolo della convivialità, che tradizionalmente si condivide con gli ospiti a fine pasto, che si regala o addirittura si scambia, con ad amici e parenti.
Il nocino tra leggende e tradizione:
Il nome Nocino di San Giovanni, deriva dal fatto che tradizione vuole che venga preparato con le noci acerbe raccolte esattamente la notte di San Giovanni (24 giugno). Secondo la leggenda, pare addirittura che questo dovesse opera di fanciulle vergini e senza l’utilizzo di arnesi di metallo che potessero far ossidare le noci, per poi lasciarle alla rugiada notturna prima di utilizzarle per la preparazione del liquore.
In ogni caso, l’importante è servirsi di noci acerbe (ancora verdi) raccolte entro i primi di luglio, tagliarle in quattro parti senza eliminarne il mallo e metterle a macerare per almeno quaranta giorni.
La ricetta del nocino:
Nonostante ogni esperto di nocino lo produca seguendo dosi e metodi a lui tramandati, il ricettario Liquorini e grappette edito da Del Baldo, consiglia di procedere in questa maniera:
Ingredienti:
- 40 noci acerbe
- 1 kg di zucchero
- 1,5 l di alcool a 95°
- 10 chiodi di garofano
- 1 pezzetto di stecca di cannella
- 1 limone non trattato
Procedimento:
- tagliare le noci in quattro parti senza privarle del guscio
- metterle a macerare nell’alcool in un vaso chiuso ermeticamente insieme alle spezie ed allo scorza di limone per 40 giorni scuotendo il vaso ogni giorno
- al termine dei 40 giorni preparare uno sciroppo dolce facendo bollire 0,4 litri di acqua con lo zucchero per 5 minuti
- lasciarlo raffreddare ed unirlo al contenuto macerato in vaso
- filtrare il tutto ed imbottigliarlo
Nonostante il nocino sia pronto per essere consumato, solitamente si aspetta l’inverno per consumarlo in maniera che il liquore sia aromatizzato al meglio.
Che ne dite? Meglio provare la ricetta o lasciare la preparazione agli emiliani e gustarlo in trattoria o a casa di un amico?
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